Cucinare a risparmio energetico: ecco come fare

Ricette risparmio energetico

Ottimizzare i consumi in cucina consente un concreto risparmio in bolletta. Esistono buone pratiche e trucchetti per farlo: eccone alcuni.


La cucina è tra gli ambienti domestici in cui trascorriamo la maggior parte del nostro tempo a casa. È inoltre tra quelli nel quale sono presenti il maggior numero di elettrodomestici. Tra robot da cucina, forno, frigorifero, lavastoviglie, luci e, talvolta, anche lavatrice, la cucina ha senza dubbio il primato di ambiente più energivoro in casa.

Esistono, per questo, numerose buoni abitudini e trucchetti per ridurre e ottimizzare i consumi, che a fine mese hanno certamente il loro peso in bolletta. Eccone alcuni.

Risparmio energetico in cucina: tutto parte dal forno elettrico

In capo alla classifica degli elettrodomestici che consumano di più in casa c’è il forno elettrico, con consumo medio di 105 Kwh stimato su 52 ore complessive di utilizzo all’anno. A voler andar a fondo, il forno rappresenta l’elettrodomestico a maggior consumo pro-capite, mentre quello a maggior consumo secondo le stime resta il televisore, con una spesa media di 35€ l’anno e 1.280 ore di utilizzo complessivo (una media di 4 ore al giorno).

Ma, tornando al forno elettrico, la quantità di energia assorbita dipende dalla temperatura di cottura. Ciò significa che un’ora di forno acceso a 180° consumerà all’incirca 1 Kwh, mentre a 200° fino a 1,5 Kwh. Ad incidere è, inoltre, la modalità di cottura, tra le quali il “grill” rappresenta certamente la più dispendiosa. Segue a stretto giro la modalità “ventilato”, che permette però una cottura in tempi più brevi e quindi, in alcuni casi, di risparmiare.

A questo punto ti starai chiedendo se conviene più un forno elettrico o a gas e la risposta, come sempre, è: dipende. Se la tua casa è provvista di pannelli solari o impianto eolico, certamente ti converrà orientati sulla scelta di dispositivi a energia elettrica (non solo forno, ma anche piano a induzione, macchina da caffè, bollitore elettrico e simili). In caso contrario puoi valutare la scelta di un forno a gas, tenendo presente che:

  • il forno elettrico, a parità di utilizzo, consuma di più. Questo in base al prezzo dell’energia elettrica e del gas naturale;
  • il forno elettrico necessita di un impiego maggiore di energia nei primi venti minuti di utilizzo, necessari a riscaldare il suo interno;
  • il forno a gas non permette di ottenere prestazioni paragonabili a quello elettrico, considerato solitamente più performante e dalla cottura più omogenea.

Detto questo, per risparmiare, ricorda sempre di accendere il gas alla giusta temperatura, e non a temperatura più alta solo per “sbrigarti”. Temperatura maggiore significa maggiore spreco. Cerca sempre di accendere il forno per preparare più pietanze, anche non simultaneamente. In questo modo ottimizzerai i consumi.

Ultimo, ma fondamentale: quando utilizzi il forno d’inverno lascia aperta lo sportello una volta spento l’elettrodomestico e terminata la cottura dei cibi: è un ottimo modo per riscaldare la cucina a costo zero!

Elettrodomestici a risparmio energetico

Non solo il forno elettrico, ma anche frigorifero, lavastoviglie, televisore e tanti altri piccoli dispositivi incidono sui consumi in cucina. Per tutti esistono buone abitudini per ottimizzarne le prestazioni e indurli a consumare meno. Su tutte, la principale è quella di optare sempre per elettrodomestici di classe alta, dalla A+ in su, in modo da garantirsi dispositivi in grado di offrire prestazioni ottimizzate a bassi consumi.

Nel frigorifero è molto importante non aprire e chiudere lo sportello in continuazione e, soprattutto, non tenerlo aperto a lungo per scegliere cosa prendere al suo interno. Questa pratica, infatti, costringe l’elettrodomestico a un ingente sforzo per tornare a temperatura, che si ripercuote direttamente sui consumi. È molto importante sapere che la corretta disposizione degli alimenti all’interno del frigorifero garantisce, inoltre, migliori prestazioni energetiche e, quindi, di risparmiare (oltre che a conservare meglio i cibi). Per saperne di più leggi questo articolo dedicato.

Per lo stesso motivo, è interessante sapere cosa va e non va in lavastoviglie, e come garantire a questo dispositivo lunga vita e bassi consumi.

Infine, il televisore che, come detto, rappresenta forse l’elettrodomestico più energivoro in casa. Per questo, come per molti altri dispositivi, è fondamentale ricordare una regola basilare ma purtroppo ancora poco diffusa: spegnere il “puntino rosso” quando l’elettrodomestico è in stand-by. La lucina rossa (o di altro colore) che vediamo accesa quando pensiamo che il dispositivo sia spento consuma in realtà fino a 80€ di elettricità l’anno. Una spesa certamente inutile, della quale puoi fare a meno.

Ricette a “risparmio energetico”

Non tutte le ricette consumano lo stesso quantitativo di energia. Cotture brevi significa minori consumi, ricette a “crudo” significa consumi pari a zero!

In quest’ottica, cerca di capire quali sono le ricette che prepari abitualmente più incisive per i consumi della tua cucina (quelle, in sostanza, che necessitano di maggiori tempi di cottura e di più fornelli), oppure scopri nuove ricette a risparmio energetico per rinnovare i tuoi menù.

In generale, ricorda sempre di utilizzare il giusto fornello per la pentola, tegame o padella che scegli per la cottura (un fornello più grande o più piccolo della base della pentola disperde energia) e prediligi quando possibile la pentola a pressione, che riduce i tempi di cottura. Cerca di abbinare le cotture con pentole a castello o sfruttando il vapore di bollitura e prova sempre a cucinare porzioni più grandi in modo da congelare quelle in eccesso.

Scaldare costa meno di cucinare, in termini di tempo e di consumi.

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